Antonio Mazzeo: dal montaggio delle macchine alla meritata pensione


Nel 1959, mentre in America, nei negozi di giocattoli, debuttava la bambola Barbie e il Comitato contro la guerra disegnava il simbolo della pace, in Italia nasceva Antonio Mazzeo.

Aveva solo 16 anni quando, nel 1975, pantaloni a zampa e voglia di imparare, Antonio bussava alla porta della SCHIATTI, guadagnandosi presto la fiducia del signor Angelo Schiatti e, quindi, il suo primo posto di lavoro.

 

Cosa ti ricordi di quel primo giorno?

La riconoscenza che ho provato quando il Signor Angelo mi ha detto che avrei potuto cominciare già dal giorno successivo. Allora ero molto giovane, non avevo esperienza e non conoscevo il mestiere; lui mi ha dato l’opportunità di imparare e ha creduto in me. Per questo oggi, come allora, gli dico GRAZIE.

 

Di cosa ti sei occupato in azienda?

All’inizio sono stato assegnato all’area tornitura e fresatura, dove mi sono specializzato nelle lavorazioni meccaniche. Dopo circa 10 anni sono stato “promosso” al montaggio delle molatrici bilaterali e dopo solo un anno sono partito per la mia prima trasferta. Cinzia Schiatti mi ha accompagnato in Danimarca, dove ho installato una BFT mini; me lo ricordo ancora benissimo!

 

Cosa ti è piaciuto di più e cosa meno del tuo lavoro?

Sono appassionato di elettronica, e questa è la parte che mi ha sempre coinvolto di più nelle fasi di montaggio. Non avendo frequentato scuole specifiche mi sono sempre ingegnato ad imparare dai colleghi, in officina, esperti in questa parte di lavoro e studiando in biblioteca.

 

La cosa più complessa è stata viaggiare di continuo e per lunghi periodi in tutto il mondo: se da un lato è interessante e stimolante, dall’altro è molto impegnativo; serve il sostegno della famiglia!

 

La tua trasferta preferita?

Probabilmente quelle che mi hanno portato in Corea e Giappone. Sono avvenute diversi anni fa ma mi hanno insegnato una visione del mondo e delle cose molto diversa da quella occidentale e, quindi, molto arricchente.

 

Tre aggettivi per descriverti

Sono esigente, puntiglioso e zuccone. Forse possono essere considerati sia pregi che difetti.

 

Adesso lasciamo che siano i tuoi colleghi a parlare di te

“Antonio è un uomo dall’ esperienza incredibile. Ho avuto la fortuna di condividere con lui una trasferta importante. Peccato non poterlo avere più come mentore.” Andrea P.

 

“Ammiro il suo serio impegno e la dedizione nel lavoro. A mio parere i suoi feedback e input e la collaborazione con l’ufficio tecnico, hanno contribuito all’upgrade delle macchine. Antonio ha l’occhio lungo e mi ha insegnato l’attenzione per i dettagli.” Fabio C.

 

Cosa farà Antonio in pensione?

Mi dedicherò di più ai miei hobbies: le moto e le camminate, ma voglio anche studiare e migliorare la mia conoscenza delle lingue.

 

Vuoi dire qualcosa a qualcuno?

Il mio è un grazie, oltre che all’azienda nella persona dei suoi titolari, anche ai colleghi e a tutti gli agenti, i rappresentanti e tecnici, soprattutto dei paesi esteri in cui ho viaggiato e lavorato e che mi hanno sempre dato tutto il loro aiuto e il supporto, anche quando – un milione di volte – ho perso la valigia.

 

“La ditta Schiatti ringrazia Antonio per il suo impegno e collaborazione durante tutti questi anni e gli riconosce il merito di avere contribuito a consolidare la propria immagine di azienda competente e affidabile rappresentandola in tutto il mondo. Auguriamo ad Antonio di coltivare i propri hobbies e realizzare i suoi piani per il futuro”.

 

SCHIATTI ANGELO SRL

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